Gelsominaie


Erano più di duemila. Guadagnavano 25 lire per ogni chilo raccolto. Un chilo era formato da circa diecimila fiori di gelsomino, fiori che erano destinati alle distillerie della città di Milazzo dove si produceva la concreta per le maisons de parfum di Grasse. I fiori si raccoglievano di notte, da mezzanotte alle prime luci del mattino, nelle ore in cui il gelsomino offre il massimo della sua fragranza. Per raccogliere i fiori, le donne utilizzavano un grembiule dotato di una grande tasca che svuotavano poi in ceste di canna e portavano alla pesatura. Lavoravano scalze, sulla terra umida, per una paga esigua. Nell'agosto 1946, le gelsominaie si ribellarono a delle condizioni di lavoro fin troppo dure proclamando uno sciopero che prese delle dimensioni inaspettate e si propagò a tutta la Sicilia coinvolgendo le lavoratrici dei giardini di arance e di limoni, le cavatrici di agrumi di Barcellona di Sicilia, le incartatrici di Capo d’Orlando, le portatrici d'acqua dei semenzai di Mazzarrà Sant'Andrea, le portatrici di argilla di Santo Stefano di Camastra, le salatrici di sarde di Sant’Agata, le raccoglitrici di olive dei monti Nebrodi e delle Madonie, fino a giungere anche in Calabria.

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raccolta del gelsomino in Sicilia - 1930

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