Gelsi bianchi ~ Morus Alba ~ Ceusu iancu


Nel bosco di Baulì, tra Noto e Palazzolo Acreide, i Ddieri, che derivano il loro nome dall'arabo diyâr (casa), sono un importante agglomerato rupestre scavato nella roccia e costituito da tre complessi: il Ddieri grande, il Ddieri piccolo e il Ddieri dell'eremita.

Risalenti all’epoca bizantina (IV-V secolo), si pensa che siano stati realizzati per accogliervi delle comunità religiose provenienti dall'Asia Minore. I numerosi alberi di gelsi bianchi e la presenza di vasche in cui venivano immerse le larve fa pensare che i monaci producessero la seta proprio all'interno del monastero Ddieri grande. Le foglie del gelso sono difatti impiegate per l’alimentazione dei bachi da seta. Durante il periodo arabo-normanno, nel XI e XII secolo, la Sicilia si affermò in Europa per la grande qualità della seta manufatta nell'isola. La pianta di gelso bianco permette di avere un fabbricato di gran lunga migliore di quello derivante dal gelso nero.